Zona 22, il Comune di San Vito non molla: rivuole la ex sottostazione Fino a qualche anno fa, però, gli amministratori non sapevano neppure che esistesse

21.11.2012 16:58

Resta alta la tensione tra il Comune di San Vito e i giovani attivisti di "Zona 22", lo spazio autogestito nell'area dell'ex sottostazione ferroviaria in via Caduti del Lavoro, dismessa dalla fine del 2005 e per anni lasciata al più totale abbandono e degrado. Gli strascichi legati alla seduta del Consiglio comunale del 31 ottobre scorso, sospesa dal Sindaco Rocco Catenaro per le proteste - a suo dire - degli stessi attivisti in aula, sono infatti ancora al centro delle polemiche. E a riaccendere la miccia dello scontro è intervenuto l'assessore Luigi Comini che, in un'intervista rilasciata ieri al "Centro", ha bollato l'utilizzo della sottostazione da parte di "Zona 22" come abusivo, perché la convenzione con cui le aree sono state concesse in comodato al Comune, prevede che possano essere utilizzate solo per attività propedeutiche al progetto di "Via Verde" che dovrebbe riguardare l'ex tracciato ferroviario. Sulla carta, dunque, Comini ha pienamente ragione. Ma poiché, forse, compito di un amministratore è anche occuparsi della tutela delle strutture della propria città, probabilmente sarebbe necessaria una riflessione più profonda, che non si limiti solo agli aspetti burocratici di una vicenda. Il Comune, quindi, dovrebbe ricordare di essersi "dimenticato" per anni della sottostazione, di cui molti tra coloro che sedevano e siedono sui banchi del Consiglio, ignoravano persino l'esistenza. Prova ne è, che quando si procedette alla sistemazione dell'area della vecchia stazione, diversi cittadini avanzarono la proposta di riqualificare invece la sottostazione, più centrale, più vicina alle spiagge e dotata di spazi verdi e fabbricati che avrebbero potuto essere utilizzati come punti di ristoro o informazioni turistiche. L'amministrazione di allora, che è poi la stessa di oggi, preferì proseguire per la sua strada, eseguendo lavori alla meno peggio sulla ex stazione, che certo non brilla per pulizia e decoro. Della sottostazione non si parlò più, fino a quando gli attivisti di "Zona 22" chiesero alle Ferrovie di utilizzare quegli spazi per organizzare una manifestazione. E' vero che da allora non se ne sono più andati, ma almeno hanno garantito e garantiscono, la pulizia e la manutenzione di un'area fino allo scorso anno invasa da rifiuti e dalla vegetazione selvatica. E siccome non sono ancora chiari i tempi per la realizzazione della "Via Verde", magari sarebbe più opportuno lasciare le cose come stanno, affidando la sottostazione a "Zona 22". In questo modo il Comune risparmierebbe i soldi per mantenere puliti gli spazi e finirebbe anche questa polemica stucchevole e senza senso.

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